Albertina
Oliverio e Anna Oliverio Ferraris
A piedi nudi nel verde Giunti 2011 (in
uscita ai primi di maggio)
Sino ad alcuni decenni fa nelle nostre città c’erano spazi in cui i bambini
potevano incontrarsi e giocare liberamente: zone verdi, strade, piazze. Bastava
scendere in cortile o uscire di casa per trovare dei
compagni di giochi. Poi, lentamente, ma inesorabilmente, il quadro è mutato e
oggi la maggior parte dei bambini vive soprattutto negli interni: piazze e
strade sono state invase dal traffico e dall’inquinamento, gli spazi pubblici
sono diventati pericolosi e, nel costruire nuovi quartieri, non si è tenuto
conto delle esigenze di crescita dei bambini e dei
ragazzi. Forse perché non votano? Forse perché gli adulti sono troppo assorbiti
dai loro problemi per considerare anche quelli dei bambini? Forse perché li si vuol veder crescere sempre più in fretta?" Ma
quando una città trascura i bisogni fondamentali dei suoi cittadini più
giovani, anche gli adulti ne risentono. Non si può infatti
affrontare un problema senza considerare l’intero sistema in cui il problema è
inserito.
INDICE
Introduzione
1. La voce dei bambini
2.
I filosofi dell’infanzia
3. Esperienze dirette
4. La fontana per gli uccelli e il laboratorio
televisivo
5. Come si può cambiare l’educazione al Verde sin
dall’asilo
6. La mente naturalistica
7. Deficit di attenzione o deficit
di Natura?
8. Obesità in aumento
9. Il gioco: i vantaggi evolutivi
10. Il gioco: i significati nascosti
11. I diritti dei bambini
12. Le paure eccessive e i pericoli reali
13. Centri vitali
14. Città verdi e transition-town
15. Il ritorno delle biciclette
16. Il tempo e le tecnologie
Bibliografia